Il settore gioco è sempre al centro del dibattito, soprattutto quando si tratta di regolamentazione e controllo del settore legale. A maggior ragione in Europa, dove la situazione non è affatto chiara.
Il gambling per l’economia europea resta una certezza, ancor di più per le economie nazionale. Proprio per questo c’è bisogno che tutto funzioni al meglio.
Fino a dieci anni fa i paesi europei non avevano alcune disposizioni sul settore del gioco online, affidato perlopiù a monopoli di stato. Dieci anni dopo la situazione è cambiata, con l’online che è primatista in ogni categoria ed in ogni dato. Per questo l’EGBA, l’organo principale del gioco online in Europa, ha rilevato che 25 paesi su 29 in Europa hanno adottato un modello di licenze multiple per regolare il settore. Numero discreto che però non è bastato ad isolare la logica del monopolio.
Per questo la stessa EGBA ha elaborato un sistema di multi-licenza che ha consentito a società pubbliche e private di ottenere licenze per offrire giochi d’azzardo online in un paese e diventando così automaticamente un punto di riferimento per la regolamentazione del gioco europeo. In 4 paesi dell’Unione esiste un sistema di licenze misto, con monopolio delle scommesse sportive e dei giochi da casinò, e licenze multiple per tutti gli altri prodotti.
Sono Finlandia e Norvegia mantengono fermo il proprio monopolio sul gambling online: fatto, questo, che per i giocatori si aprano le strade dell’online.
Un anno di restrizioni si fanno sentire e il settore vive ancora una crisi senza precedenti. Difficile rialzarsi anche dopo le riaperture su territorio. Diventa quasi impossibile farlo senza una regolamentazione, come quella delle multi-licenze. Unico ed ultimo baluardo rimasto a difesa del gioco legale contro le insidie dell’illegale, che al contrario prolifera, non conosce crisi e accalappia sempre più giocatori. L’unico sistema che può garantire ordine e disciplina resta quello paventato dall’EGBA. Questo perché il sistema multi-licenza garantisce ovvi vantaggi: miglior posizione per controllare i mercati online, aumento delle entrate fiscali e protezione totale dei giocatori anche in termini di dipendenza e prevenzione.
Ciò rende anche chiara un’altra cosa: il fallimento dei monopoli e la loro inefficacia. Con questi il mercato si è praticamente trovato scoperto e le entrate si sono ridotte. Il 2021 ed ancor di più il 2022 saranno due anni cruciali per la ripartenza del settore, verso una normalità che però è raggiungibile solo tramite una regolamentazione allargata e migliorata sempre più.