La ripresa dei matrimoni ai tempi del Covid-19

La ripresa dei matrimoni ai tempi del Covid-19

La pandemia da Covid-19 ha reso il momento del matrimonio difficile da vivere. Le coppie in attesa di sposarsi hanno dovuto cambiare programmi o spostare l’evento a data da destinarsi. Infatti, rispettare le misure di contenimento del contagio ha reso impossibile seguire i piani originari.

Sposarsi oggi: che cosa è necessario

Per poter convolare a nozze, oggi, è necessario il green pass, ossia la certificazione verde digitale (obbligatoria anche per la zona bianca). Per quel che concerne il pass, questo è valido sia nel caso di avvenuto completamento del ciclo vaccinale, sia in caso di guarigione  o negatività in seguito a tampone effettuato entro le 48 ore precedenti l’evento. Il possesso e l’esibizione di questo certificato, comunque, vanno sempre accompagnati dal rispetto di alcune norme, ormai note.

Tra queste misure, vi sono quelle che ormai possono essere definite classiche, ossia l’uso delle mascherine quando non si è seduti al tavolo e cercare di scegliere location il più possibili all’aperto, mantenendo sempre il distanziamento di un metro.

Nel caso in cui il ricevimento si tenga al chiuso, sarà indispensabile tenere aperte porte e finestre, così da garantire la giusta areazione (sempre che il meteo lo consenta, ovviamente). Il rilevamento della temperatura corporea è consigliabile, così come il mantenimento dell’elenco dei partecipanti per almeno 14 giorni.

Si evince, dunque, che il via libera ai matrimoni debba essere considerato con le dovute cautele: non si è ancora del tutto liberi di ignorare i rischi del contagio, e certe abitudini maturate in quest’anno di pandemia sembra debbano intaccare anche un giorno tanto speciale.

Sposarsi oggi: cosa è possibile fare

Sebbene non siano presenti dei limiti espressamente indicati al numero di partecipanti al ricevimento, è vero che questo va posto in relazione alle dimensioni complessive della location, tenendo sempre presente il rispetto delle norme sul distanziamento. Queste norme incidono anche sulla posizione dei tavoli, che devono appunto permettere agli ospiti di mantenere le debite distanze, a meno che non siano congiunti o soggetti svincolati dal distanziamento interpersonale.

Per quanto riguarda il banchetto vero e proprio, è possibile applicare anche la modalità a buffet, sempre tenendo presente che sarà il personale l’unico soggetto a maneggiare il cibo, riducendo così i contatti tra gli invitati e le portate.

Chiarendo infine che esistono regole passibili di cambiamento nel tempo, o tra regione e regione, non dovrebbe essere obbligatoria la famosa e tanto demonizzata mascherina per gli sposi, mentre lo stesso non può dirsi per gli invitati e, ovviamente, il sacerdote o l’officiante, e il personale addetto al ricevimento.

Sposarsi oggi: finalmente si può

Dopo un anno veramente difficile per i matrimoni (sia per i futuri sposi, sia per l’industria matrimoniale nel suo complesso), finalmente è possibile recuperare il terreno perduto. Si tratta di un interesse anche economico, ovviamente, soprattutto per quei settori connessi alle celebrazioni nuziali e che basano su queste le proprie attività. Un business, insomma, che ha subito perdite per venti miliardi, in Italia (visti i pochi matrimoni celebrati, tra l’altro in presenza di poche persone e senza ricevimento) e che spera di risollevarsi, nel rispetto delle regole e in totale sicurezza.