Come è ormai noto, la pandemia da covid-19 ha causato un brusco stop ai viaggi internazionali. Complici tuttavia le campagne vaccinali, finalmente il mondo si sta attrezzando e – di conseguenza – sta preparandosi a riprendere le sue normali attività. Tra queste, il turismo.
E, per occidentali e non, italiani e non solo, quale migliore occasione per scoprire o rivisitare le meraviglie del mondo greco? Certamente, si tratta di una meta possibile, vista la decisione della Grecia di accettare – ancora prima che l’Unione Europea vari il certificato vaccinale – tutti i turisti e visitatori che abbiano ricevuto il vaccino anti-covid. Nello specifico, si parla della somministrazione di entrambe le dosi o, com’è ovvio, della dose unica prevista dal solo vaccino Johnson & Johnson.
Viaggiare in Grecia: cosa è necessario?
Essendo il vaccino la chiave di volta che permette di partire per la Grecia, il principale certificato da portare con sé è proprio quello di avvenuta vaccinazione, recante quindi la data di somministrazione delle dosi ricevute. Il ciclo vaccinale deve essere stato completato da almeno quattordici giorni. I vaccini riconosciuti dalla Grecia sono gli stessi riconosciuti dall’Unione Europea: il Johnson, il Moderna, il BioNTech-Pfizer e, infine, l’AstraZeneca. Non esistono dunque preferenze tra queste quattro opzioni: ciò che più conta è l’avvenuta somministrazione di tutte le dosi previste.
Esistono tuttavia dei moduli alternativi, come il certificato di avvenuta guarigione dal covid-19 (non più vecchio di nove mesi, in questo caso) o esito negativo di tampone molecolare orale o rinofaringeo (eseguito entro le 72 ore prima della partenza).
Indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato (sia esso bus, nave o aereo), i documenti da presentare sono dunque questi: devono ovviamente presentare per esteso il nome del viaggiatore cui si riferiscono.
Ultimo documento necessario è il PLF, Passenger Locator Form, rintracciabile online e da compilare obbligatoriamente (pena una multa fino a 500 euro). Si tratta di un modulo utile a tenere traccia degli ingressi sul suolo greco, che va compilato entro e non oltre il giorno prima dell’arrivo a destinazione.
Grecia: aperture e chiusure
Com’è ormai divenuto naturale, all’arrivo in Grecia il viaggiatore sarà sottoposto a test rapido, indipendentemente dal possesso dei certificati menzionati: in caso di esito positivo, il turista sarà sottoposto a quattordici giorni di isolamento negli hotel predisposti per la quarantena (a carico dello Stato vanno l’alloggio e le spese relative a futuri test).
Restano inoltre attive tutte quelle disposizioni relative all’uso della mascherina e al coprifuoco. In quest’ultimo caso, dalle 00:30 alle 5:00 si potrà uscire da casa solo per comprovate esigenze lavorative, personali, di salute o, comunque, in casi di emergenza. Distanziamento e norme anti-assembramento sono tuttora valide per siti archeologici, parchi e musei. I ristoranti sono aperti soltanto all’aperto.
Di ritorno dalla Grecia
È evidente: anche il viaggio di ritorno dalla Grecia prevede la presentazione di un certificato di esito negativo al covid-19, dopo avvenuto test antigenico o molecolare. In questo caso, il test è obbligatorio anche se si è vaccinati, e l’esito va accompagnato alla compilazione del formato europeo del Passenger Locator Form (anche questo reperibile online).