Il settore turistico è decisamente strategico nel nostro Paese, uno dei più belli, conosciuti e apprezzati da turisti di ogni parte del mondo.
Si parla spesso di come proprio il turismo possa fare da traino alla nostra economia e portare ad un aumento del PIL, per riuscirci però bisogna promuovere modelli turistici di qualità e puntare molto sulla formazione, per offrire servizi all’altezza delle aspettative di viaggiatori sempre più informati ed esigenti, ai quali le alternative in genere non mancano.
L’Italia è amata per la sua storia, l’arte, le tradizioni, la lingua, l’enogastronomia, ecc. Sono moltissime le sue bellezze architettoniche e artistiche, ma anche quelle naturalistiche, ha 8.300 km di coste, spesso caratterizzate da splendide spiagge, ma offre anche colline, monti, laghi e ogni genere di attrazione naturalistica.
Le città d’arte italiane sono tra le più belle, conosciute e visitate al mondo e in genere l’offerta culturale del nostro Paese è qualcosa di estremamente ampio e diversificato, in grado per questo di attrarre in sostanza ogni genere di turista. In questo scenario appare evidente come chi si occupa di accoglienza, ristorazione e servizi destinati in gran parte proprio ai turisti, possa guardare con una certa tranquillità al futuro.
Allo stesso modo un giovane che sia alla ricerca della sua strada e di futuri sbocchi professionali, potrà guardare con interesse al comparto turistico, che però è in costante e spesso rapida evoluzione, per investire al meglio nella propria formazione, sarà quindi importante individuare i trend che più di altri potranno caratterizzare il futuro del settore.
Quante e quali sono le professioni del settore turistico che potremo definire come emergenti o comunque in crescita, cosa cerca e cercherà nei prossimi anni il comparto?
Un percorso formativo standard per chi vuole operare nel settore prevede in genere un diploma da conseguire presso un istituto turistico-alberghiero, ma i possibili percorsi variano e anche di parecchio.
Per chi aspirasse a ruoli manageriali è sicuramente consigliato proseguire gli studi, ad esempio con l’iscrizione ad un corso di laurea in Scienze del Turismo. Si stanno poi moltiplicando anche i master, come quello in Economia del Turismo della Bocconi di Milano o quello di Progettazione e gestione dei sistemi turistici, proposto ad esempio a Bergamo.
Altri percorsi, alternativi, o più spesso complementari prevedono poi di seguire, ad esempio, un corso per barman o altri corsi professionalizzanti, che consentano di specializzarsi in una precisa nicchia, di quella che è la pressoché indefinita offerta turistica.
Che si tratti di fare il barista, lo chef, l’animatore o qualsiasi altra cosa, bisognerà sempre formarsi a dovere e capire anche l’importanza dell’aggiornamento continuo, in un mondo sempre più competitivo e in rapida evoluzione.
Non ci si può mai dire arrivati, indipendentemente dall’età, dall’esperienza e dal percorso di studi, nuovi corsi, nuove opportunità di crescita e aggiornamento andranno sempre opportunamente valutate e colte.
Sempre più spazio ci sarà poi, nel settore turistico, anche per tecnici, come ingegneri e informatici, ma anche per esperti di comunicazione, marketing, ecc. In particolare a crescere sarà senza dubbio l’utilizzo di strumenti e tecnologie digitali, già oggi fondamentali per fasi strategiche, come le prenotazioni, ma non solo.
Che si tratti di esperti di CMR, di webmaster, grafici, social media manager o magari nel prossimo futuro, esperti in metaversi, realtà virtuale, ecc. di sicuro investire in una formazione fortemente votata al digitale e ai suoi ultimi trend, potrà dare soddisfazione a chi cerca lavoro, anche nell’ambito turistico.