Come tutelare il proprio animale domestico

Come tutelare il proprio animale domestico

Con la pandemia in atto, ci sono tante persone che, soprattutto se sono single, si sono prese un animale domestico. Solo chi ne ha avuto uno può comprendere l’importante di avere questo essere vivente.

Ma come trattarlo? Ecco alcuni consigli utili al riguardo.

 

L’animale domestico costa

Gioie e dolori. Questo è, in soldoni, il rapporto tra un animale domestico e il proprio padrone. E tra le note dolenti c’è sicuramente quello legato all’aspetto economico. Nel senso che, comunque, il cibo da dare al proprio animale, deve essere di ottima qualità.

Non puoi assolutamente risparmiare su questo aspetto. Un po’ come succede all’uomo: la salute dipende anche (c’è chi dice soprattutto) da ciò che mangiamo. E questo vale anche per cani, gatti, pesci e tutto ciò che ne deriva.

Ma non c’è solo il cibo. Sperando che quel giorno non arrivi mai, anche quando c’è la fine terrena dell’animale, bisogna dargli un funerale dignitoso. Se qualche anno fa era una cosa assurda, oggi c’è una maggiore consapevolezza di ciò che vuol dire rispetto per gli animali.

Tanto è vero che Taffo Roma ha attivato una sezione dedicata proprio ai funerali di alcuni animali. Perché i momenti che si trascorrono con loro sono unici.

Deve avere i propri spazi

Tenere un cane sempre in casa o un gatto in gabbia è davvero un peccato. Un po’ lo abbiamo provato anche noi umani quando c’è stato il lockdown ferreo tra marzo e aprile 2020. E già lì, tante persone sono dovute ricorse allo psicologo per poter ‘recuperare’ su tutte le conseguenze che ci sono state in un periodo forzato in casa.

E perché, quindi, anche i cani e i gatti non dovrebbero avere queste ripercussioni? I cani e i gatti vanno educati e sciolti. Devono imparare a stare sulla strada, anche sbagliando. Un po’ come i bambini: all’inizio il cordone ombelicale è molto forte. Poi, piano piano, si affievolisce e lo si lascia autonomo.

Ecco, per il cane è proprio così. Diciamo il cane per fare un esempio ma ciò vale per il gatto o altri animali che fanno compagnia all’uomo. E se proprio vuoi tenerlo in un recinto, sappi che lo spazio deve essere abbastanza vasto da potergli permettere, comunque, di avere un minimo di spazio per poter correre o camminare in santa pace.

L’animale non è un uomo

Questo paragrafo sembra quasi un ossimoro rispetto a quello precedente. Ma in realtà è un rafforzativo. Nel senso che un animale domestico non è un uomo, non è una persona. E non è certamente una frase detta come accezione negativa. Semplicemente è un dato di fatto. 

L’uomo ha le sue peculiarità mentre l’animale altre. Basti pensare agli aspetti un po’ più banali, come il cibo. Il cane può mangiare tranquillamente anche un pasto per terra senza alcun tipo di problema. Mentre per l’uomo è un po’ più difficile. Oppure per quanto riguarda il vestiario.

Oggi c’è la moda di vestire il cane, quando fa freddo, con indumenti che, a dire il vero, non sempre sono piacevoli. Ma non è la soluzione migliore per fargli sentire più caldo.

Il cane si fida sempre dell’uomo mentre l’uomo, e purtroppo almeno una volta lo abbiamo testato tutti sulla nostra pelle, non sempre si può fidare del suo simile. 

Sono solo alcune caratteristiche che, comunque, rimarcano le differenze tra l’uomo e gli animali. Differenze che, però, non sono certamente qualitative. Ma si completano l’un l’altro per creare un rapporto unico.